
Pochi sanno che il primo forno a microonde immesso sul mercato, l’ormai mitico Radar Range, aveva le dimensioni di un frigorifero. Nel corso del tempo, naturalmente, l’apparecchio si è evoluto molto, soprattutto in termini dimensionali, ma la tecnologia che lo anima è sempre la stessa e prevede l’uso di microonde al fine di riscaldare, cuocere e cucinare cibo. In pratica i dispositivi per uso domestico hanno una frequenza di 2450 MHz e una potenza che varia tra i 500 e i 1100 watt. Le microonde sono generate da un tubo elettronico, detto magnetron, e una volta che il forno sia stato acceso, le stesse provvedono a diffondersi al suo interno, andando a rimbalzare sulle pareti per poi propagarsi in ogni direzione, venendo infine assorbite dagli alimenti. Proprio al loro interno sono presenti molecole di acqua che iniziano a vibrare una volta che sia stata assorbita l’energia delle microonde e proprio dall’urto tra di esse trae origine il calore che sovrintende alla cottura dell’alimento.
Nel corso degli ultimi anni, però, si sono levate voci allarmate, tendenti a mettere in risalto i pericoli comportati dall’uso della cottura a microonde. Cosa c’è di vero?
L’importanza della tecnologia
Tante le voci che mettono sotto accusa i forni a microonde. Ma cosa c’è di vero? Intanto andrebbero messe da parte quelle che vogliono questo metodo di cottura responsabile di tumori, in quanto non esistono prove scientifiche a supporto di questa tesi.
Più fondamento sembrano invece avere le accuse di portare ad una dispersione di sostanze benefiche nel corso del processo di cottura. Un rapporto elaborato in Spagna, ad esempio, ha provato come il 97% delle sostanze che possono aiutare a ridurre l’incidenza di malattie alle coronarie all’interno di frutta e verdura vengano perse con il forno a microonde.
Allo stesso tempo, va però ricordato come molto dipenda anche dalla tecnologia che è stata utilizzata, Nei dispositivi più nuovi, in effetti, la chiusura è molto più ermetica e quindi non c’è dispersione di radiazioni, pericolo che invece sussiste nei forni più anziani, quando la porta ha ormai perso una parte della sua capacità in tal senso.
Per chi voglia comunque approfondire la sua conoscenza tecnica del fonro a microonde, magari in vista di un prossimo acquisto, il nostro consiglio è di ricorrere alla visione di siti online che trattano in maniera esaustiva la materia. Il riferimento è in particolare a guidafornoamicroonde.it nella sezione dei migliori forni a microonde, ove si possono reperire preziose informazioni in grado di agevolare la scelta finale.